COMUNICATO STAMPA – SERVIZI PER INFANZIA E ANZIANI
Servizi per infanzia e anziani: sindacati, presentati i progetti ora la
Regione anticipi il 5% delle risorse destinate e il ministero passi al
30% se si vuole evitare stallo dannoso per famiglie.
Palermo, 20 maggio- Sono 53 i progetti per l’infanzia e 55 quelli per
gli anziani presentati dai 55 distretti socio- sanitari della Sicilia. Per
partire sono però necessarie le risorse che il ministero ha assegnato –
68 milioni per l’infanzia e 46 per gli anziani che si aggiungono agli 80
milioni complessivamente destinati nella prima fase- e che ha già
anticipato nella misura del 5% più 5%. Un ulteriore 5% le parti
sociali lo hanno chiesto dalla Regione che deve però immediatamente
renderli disponibili . La regione deve poi, per le parti sociali,
“individuare urgentemente le modalità operative in tema di appalti dei
servizi alla persona, visto che l’Ars non ha ancora colpevolmente
provveduto ad adeguare la normativa regionale a quella nazionale”. Se ne
è parlato in un incontro in Prefettura, al quale hanno partecipato Cgil,
Cisl e Uil , Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp, l’Anci, il viceprefetto e la
dirigente regionale dell’assessorato alle politiche sociali. I
sindacati e l’Anci hanno rilevato le difficoltà economiche in cui
versano i comuni e che rendono necessarie le anticipazioni di risorse
che il ministero a loro avviso dovrebbe portare al 30%, limite massimo
consentito dalle norme comunitarie, “al fine di accelerare la spesa”.
“Occorre evitare- scrivono in una nota-che alla tempestiva
presentazione dei progetti del secondo riparto, che si aggiungono a
quelli del primo, segua uno stallo che vanificherebbe gli obiettivi
del piano di azione e coesione (Pac), col conseguente danno dei
mancati servizi per infanzia e anziani- sottolineano- e la beffa di
vedere destinate le risorse ad altre regioni”. I progetti devono ora
essere approvati entro 60 giorni dall’autorità di gestione. Le parti
sociali puntano a una loro immediata “operatività “vista la loro
importanza per il benessere e a sostegno delle donne e della famiglie”.